Confini-sconfinamenti
La consueta rassegna di film che accompagna il Festival delle Colline Torinesi, per questa edizione si concentra sul Libano, paese ospite, con tre serate di proiezioni, presentate con la Fondazione Merz.
Denis Villeneuve
La donna che canta (Incendies)
(Canada 2010, 130’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Tratto dall’opera teatrale Incendies di Wajdi Mouawad, ha ricevuto la nomination come miglior film straniero ai premi Oscar 2011. In Canada i due gemelli Jeanne e Simon ascoltano le ultime volontà della madre Nawal Marwan di origini medio-orientali lette dal notaio Jean Lebel. La donna chiede ai suoi figli di consegnare due lettere, una per il padre che essi non hanno mai conosciuto e che ritenevano morto in guerra, l’altra per un fratello di cui ignoravano l’esistenza. La volontà di Nawal fa riferimento a una promessa non mantenuta, che le nega una vera lapide e una bara, a meno che Jeanne e Simon non compiano questi atti.
Mar 10, h. 18.00
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
Memory Box
(Libano/Francia 2021, 95’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Alex vive a Montréal con la madre e la nonna. Prima che i festeggiamenti di Natale abbiano inizio, però, riceve uno scatolone da Beirut, luogo d’origine della famiglia. Alex è l’unica a mostrarsi curiosa del contenuto, mentre sia la madre che la nonna sembrano non voler scoperchiare questo particolare vaso di Pandora. La curiosità di Alex è però troppo forte e la porterà a scoprire i diari, le registrazioni e le lettere che la madre stessa aveva scritto da ragazza, mentre Beirut veniva dilaniata da una guerra civile e una generazione di ragazzi cercava ugualmente di crescere, divertirsi e amarsi. Presentato alla 71ma Berlinale.
Mer 11, h. 20.30
Joana Hadjithomas e Khalil Joreige
Je veux voir
(Libano/Francia 2008, 75’, col., v.o. sott. it.)
Luglio 2006. Scoppia un’altra guerra in Libano. I registi decidono di seguire la star del cinema Catherine Deneuve e un amico, attore e artista, Rabih Mroué, sulle strade del sud del Libano. Un’avventura imprevedibile per capire cosa può fare il cinema in una situazione di conflitto dove si è riaccesa una guerra che uccide ogni speranza. Presentato al 61esimo Festival di Cannes nella sezione Un certain régard.
Lun 16, h. 20.30– Presenta Rabih Mroué