Mamadou Kouassi
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, conferirà a Mamadou Kouassi il 22° Premio Maria Adriana Prolo. Mamadou Kouassi è nato nel 1983 in Costa D’Avorio; nel 2001, quando stava studiando lingue all’università, è stato costretto a scappare in Ghana con la sua famiglia a causa della guerra civile. Nel 2005 con un cugino è partito per la Libia attraversando il deserto. Dopo tre anni durissimi e quaranta giorni di prigionia, si è imbarcato per Lampedusa nel 2007. In Italia ha lavorato nei campi di pomodoro pugliesi, negli aranceti di Rosarno, nelle distese di tabacco del casertano per pochi euro l’ora; nel suo percorso ha anche attraversato il Piemonte, dalle campagne del cuneese fino alle montagne dell’Alta Valle di Susa. Oggi è mediatore culturale presso il Centro Sociale Ex Canapificio e portavoce del Movimento dei migranti e rifugiati di Caserta. Mamadou Kouassi ha contribuito alla sceneggiatura di Io capitano di Matteo Garrone. In occasione della consegna del Leone d’Argento a Venezia, Kouassi ha voluto dedicare il film «a tutte le persone che non sono potute arrivare», invocando «la possibilità di un ingresso regolare come ha detto il Presidente Mattarella» per stroncare il traffico di esseri umani. Per l’occasione l’AMNC presenterà il numero 108 di «Mondo Niovo 18-24 ft/s» dedicato al rapporto tra cinema e migrazioni; la pubblicazione, oltre a ospitare un’intervista inedita al premiato, accoglierà tra gli altri un intervento del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, un articolo della giornalista Annalisa Camilli, una relazione dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, un testo del già presidente di Amnesty International Italia Emanuele Russo e le testimonianze delle autrici e degli autori Mariangela Barbanente, Irene Dionisio, Alexandra D’Onofrio, Francesca Frigo, Stefano Collizzolli, Valerio Filardo, Guido Lombardi e Maurizio Zaccaro. Il Premio Prolo è sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Nova Coop.
Matteo Garrone
Io capitano
(Italia/Belgio 2023, 121′, DCP, col.)
“Io capitano – dichiara il regista – nasce dall’idea di raccontare il viaggio epico di due giovani migranti senegalesi che attraversano l’Africa, con tutti i suoi pericoli, per inseguire un sogno chiamato Europa. Per realizzare il film siamo partiti dalle testimonianze vere di chi ha vissuto questa odissea contemporanea e abbiamo deciso di mettere la macchina da presa dal loro punto di vista, in una sorta di controcampo rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere dalla nostra angolazione occidentale, nel tentativo di dar voce, finalmente, a chi di solito non ce l’ha”.
Dom 10, h. 20.45, ingresso euro 5 – Intervengono Mamadou Kouassi, Silvia Luciani (direttrice «Mondo Niovo 18-24 ft/s»), Valentina Noya (vice presidente AMNC) e Davide Ferrario (presidente onorario AMNC)