Quattro film che segnano la storia del cinema coreano degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta e che testimoniano l’evoluzione della società in un periodo di grandi sommovimenti. Dei trentasei anni di occupazione giapponese, per esempio, si trova traccia in Spring on the Korean Peninsula e Goryeojang. Il primo diretto da Lee Byung-il, che in Giappone ha studiato cinema, il secondo ambientato proprio in quel periodo. Madame Freedom e Obaltan propongono invece uno spaccato della società negli anni successivi alla guerra riflettendo sul tema dei reduci e sul cambio di costumi a seguito dell’occidentalizzazione del paese. La rassegna è