Histoire(s) du cinéma
Dal Muto al Sonoro
Prosegue il programma di classici che il Museo del Cinema e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino propongono ogni anno, legato agli insegnamenti di cinema. Un percorso a ritroso per approfondire il linguaggio cinematografico nelle diverse fasi e nei diversi tempi. Ingresso a 3 euro per gli studenti universitari. Tutti i film sono introdotti da docenti di Storia del Cinema dell’Università di Torino.

Brian De Palma
Blow Out
(Usa 1981, 108’, DCP, col. v.o. sott. it.)
Jack è un ex poliziotto diventato tecnico del suono. Compiendo esperimenti per la colonna sonora di un nuovo film, capta casualmente il rumore di un’auto che cade in un torrente. Precipitatosi sul luogo dell’incidente, riesce a salvare la ragazza che era a bordo, ma non il conducente, governatore dello Stato e candidato alle elezioni presidenziali. Riascoltando i suoi nastri, Jack sente il rumore di uno sparo e capisce che l’incidente è stato in realtà un delitto, che cela un’oscura macchinazione politica.
Mer 5, h. 18.00 – Introduzione a cura di Silvio Alovisio

Inés Toharia Terán
Film: The Living Record of Our Memory
(Spagna/Canada 2021, 120’, HD, col., v.o. sott. it.)
Un documentario sull’importanza della conservazione dei film attraverso le testimonianze di archivisti, curatori, tecnici e registi, tra cui Costa-Gavras, Jonas Mekas, Patricio Guzmán, Ken Loach, Wim Wenders, Martin Scorsese, Barbara Rubin, Ridley Scott e Ousmane Sembene. Insieme, esplorano il motivo per cui è ancora così importante preservare la pellicola in un mondo sempre più digitale.
Mar 11 h. 16.00 – Introduzione a cura di Sabrina Negri

Ernst Lubitsch
Ninotchka
(Usa 1939, 110’, HD, b/n, v.o. sott.it.)
Scritto da Billy Wilder, un film elegantissimo e irriverente. Narra l’incontro tra una rigida commissaria sovietica e un aristocratico occidentale, in un gioco di seduzione che si fa metafora del confronto ideologico tra comunismo e capitalismo. Lubitsch dosa cinismo e grazia, regalando una delle sue commedie più sofisticate e argute, capace di sdrammatizzare i dogmi politici con una costruzione millimetrica e battute fulminanti.
Mer 12, h. 18.00 – Introduzione a cura di Bruno Surace

Jean-Luc Godard
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle)
(Francia 1960, 90’, DCP, b/n, v.o. sott.it.)
Michel Poiccard ruba un’automobile a Marsiglia e poi uccide un poliziotto che lo stava inseguendo. Arriva a Parigi e rivede Patricia, una studentessa americana di cui è innamorato e con cui vorrebbe condividere la sua vita spericolata. Intanto le forze dell’ordine gli danno la caccia. “Quello che volevo era partire da una storia convenzionale e rifare, ma diversamente, tutto il cinema che era già stato fatto” (Jean-Luc Godard).
Mer 19, h. 18.00 – Introduzione a cura di Silvio Alovisio

