Il suono e lo sguardo
Erik Satie al cinema
Una serata che rende omaggio a Erik Satie, esplorando il dialogo tra suono e immagine attraverso due opere lontane nel tempo ma unite dallo stesso spirito. In Entr’acte di René Clair, la partitura di Satie, concepita per il balletto Relâche, diventa vera architettura sonora: ritmo, ironia e gesto si intrecciano in un gioco di precisione e fantasia. L’esecuzione dal vivo di Matteo Buonanoce, studente del Conservatorio di Torino, restituisce al cinema muto il suo respiro vitale, quello di un’arte che unisce l’istante musicale all’immagine in movimento. In Fuoco Fatuo di Louis Malle, la musica di Satie amplifica la forza espressiva del film, immergendo lo spettatore nel turbamento interiore del protagonista. Due volti di una stessa poetica: l’ironia e la malinconia, il gesto e il silenzio.
La serata è parte del Convegno internazionale organizzato dalla Sezione Musica e Media (Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino), dal Dipartimento di Teoria, Analisi e Musicologia del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Torino e dal Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Catania.
René Clair
Entr’acte
(Francia 1924, 24’, DCP, b/n)
Piccole sequenze si susseguono senza soluzione di continuità: da una ballerina che si rivelerà essere un uomo barbuto a un prestigiatore che esce da una bara, passando per una partita a scacchi, un gruppo di cacciatori, un funerale e un ottovolante. Uno dei massimi manifesti del dadaismo sul grande schermo, dissacratorio, burlesco, all’insegna del nonsense e della libertà creativa.
Sab 6, h. 20.30 – Esecuzione dal vivo al pianoforte di Matteo Buonanoce
Louis Malle
Fuoco fatuo (Le feu follet)
(Francia/Italia 1963, 108’, Hd, b/n, v.o. sott. it.)
Alain Leroy è costretto a un periodo di disintossicazione dall’alcool, ma durante la permanenza in clinica si accentuano ancora di più in lui il male di vivere e il rifiuto verso le responsabilità dell’età adulta. Dopo aver fissato per il 23 luglio il giorno in cui suicidarsi, decide di salutare un’ultima volta i compagni di un tempo, forse nel disperato tentativo di trovare una ragione di vita.
Sab 6, h. 21.00

