Nagano, Katsuya Arai
Mad Mask
(Giappone 2025, col., 70′)
Un barista psicopatico si attiene alla sua prassi: un uomo entra nel bar, lui lo uccide, gli scortica la faccia e la indossa. Ma stavolta la faccenda prende una piega inattesa e il serial killer precipita in un senso di colpa delirante, fin quando incontra una donna appartenente a una setta di molestatori, il Pressure Group… Se uno sleazy thriller gore anni ’70 facesse un frontale con Sion Sono sulla strada per andare a una mostra di Dalì, forse si avvicinerebbe agli estremi di questa satira surrealista ideata dal comico nipponico Nagano. Sfrontato e immorale, macabro e slapstick, un film che riflette vizi, virtù e ipocrisie della civiltà contemporanea nel proprio specchio deformante.
Proiettato in double bill insieme a Shrine of Abominations
Ross Kennedy, Skinner
Shrine of Abominations
(USA 2025, col., 38′)
Il mondo di Orbus Kaal è minacciato dalle mire di potere e supremazia del mago Gar-Gnargorath, che vuole evocare il semi-dio Demotep per diffondere follia e terrore nell’universo. Nessuno sembra in grado di fermarlo, tranne forse il mostro Morgogg… Un concentrato di caos in stopmotion, furioso, sanguinario, fragoroso, realizzato con lo zampino del maestro Phil Tippett (qui regista di seconda unità). Come se Mad God e i lavori di Robert Morgan e Jean Manuel Costa finissero in tritatutto black metal che gira a velocità spaventosa: ciò che ne viene risputato fuori è un bestiale, acidissimo cosmic-horror psichedelico senza freni che, è una promessa, verrà proiettato a volume criminale.
La proiezione fa parte della 25° edizione del TOHorror Fantastic Film Fest