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Mondi lontani mondi vicini

Rassegna cinematografica annuale, alla sua ventottesima edizione, che attraverso film di registi italiani e stranieri riconosciuti a livello internazionale, offre un’importante opportunità per esplorare ambiti intellettuali, creativi, artistici e per affrontare temi di educazione interculturale. La rassegna, ad ingresso libero, è organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e in sinergia con le scuole dei CPIA 1 e 2, e con gli enti e le associazioni: AIA, AMECE, Angi Italia, ASAI Associazione di Animazione Interculturale, Donne Africa Subsahariana e II generazione, Fieri, GenerAzione Ponte, Hillary, Hermanas hay mucho que hacer, Associazione Sudanese Torino, Associação Warã.

 

 

sole rossoWang Shuo
HongRiTing – Il sole rosso
(Cina 2018, 97’, sottotitolato)

Nella città di Wenzhou, in Cina, si intrecciano le vite di Gao Chunmei, volontaria dell’Associazione Hongriting, e di Aguo, un giovane che scappa di casa per sfuggire a una situazione di violenza domestica e di sfruttamento da parte di un gruppo criminale locale. Attraverso la lente del documentario, ci si immerge nelle profondità dell’animo umano, esplorando le sfide e le battaglie dei due protagonisti, che si dipanano in una trama di resilienza e rinnovamento. La storia di Chunmei e Aguo diventa così una testimonianza potente di come il coraggio e l’aiuto reciproco possano trasformare le avversità in opportunità di crescita e cambiamento.

Lunedì 29 gennaio, h. 15.30/17.30/20.00 

 

 

 

 

America-non-cè-poster-webDavide Marchesi
America non c’è
(Italia 2021, 77’)

Docu-reportage che racconta la quotidianità e le esperienze di vita di un gruppo di giovani italiani di origine africana, all’indomani delle proteste organizzate all’inizio dell’estate 2020 a sostegno del movimento Black Lives Matter in America e nel resto del mondo. A partire da una foto scattata alla manifestazione di Milano, il regista incontra il ragazzo ritratto e un gruppo di amici che si esprimono liberamente sui temi del razzismo oggi nel nostro Paese, descrivendo le loro vite fra ambizioni inespresse e momenti di socialità spesso incastrati fra due culture: da una parte, quella della società in cui vivono e, dall’altra, le tradizioni e le abitudini ereditate dalle loro famiglie e dai loro paesi di origine.

Martedì 20 febbraio, h. 15.30/17.30/20.00 

 

 

 

 

jojo rabbitTaika Waititi
Jojo Rabbit
(Germania/USA 2019, 108’)

Jojo ha dieci anni e un amico immaginario dispotico: Adolf Hitler. Nazista fanatico, col padre ‘al fronte’ a boicottare il regime e madre a casa ‘a fare quello che può’ contro il regime, è integrato nella gioventù hitleriana. Tra un’esercitazione e un lancio di granata, Jojo scopre che la madre nasconde in casa Elsa, una ragazzina ebrea che ama il disegno, le poesie di Rilke e il fidanzato partigiano. Nemici dichiarati, Elsa e Jojo sono costretti a convivere, lei per restare in vita, lui per proteggere sua madre che ama più di ogni altra cosa al mondo. Così, Jojo dovrà fare i conti con i dubbi che poco alla volta lo assilleranno, mettendo in discussione tutto ciò nel quale aveva sempre creduto e il ‘condizionamento’ del ragazzo svanirà progressivamente con l’amore e un’amicizia più forte dell’odio

Martedì 12 marzo, h. 15.30/17.30/20.00 

 

 

 

 

lunanaPawo Choyning Dorji
Lunana, il villaggio alla fine del mondo
(Buthan 2019, 110’)

Ugyen è un giovane insegnante di città che sogna di lasciare il Bhutan per raggiungere l’Australia e lì diventare un cantante. Intanto però, dato il suo scarso rendimento, viene inviato per punizione a completare l’incarico a Lunana, un paesino con 56 anime che si trova ad 8 giorni di cammino e ad un’altezza di 4.800 metri. Lì manca qualsiasi comfort. La scuola non è altro che una stanza in cui si deve scrivere sul muro perché non esiste una lavagna. I bambini però sono molto affettuosi e partecipi tanto da spingerlo a farsi arrivare del materiale didattico dalla città. Il sogno dell’Australia resisterà a una inattesa e calorosa accoglienza comunitaria?

Lunedì 15 aprile, h. 15.30/17.30/20.00 

 

 

 

 

sarah e salemMuayad Alayan
Sarah e Saleem. Là dove nulla è possibile
(Palestina 2018, 127’)

La relazione extraconiugale tra Sarah, una donna israeliana che gestisce un bar a Gerusalemme e Saleem, un uomo palestinese che consegna il pane, ha una moglie incinta e problemi ad arrivare a fine mese assume una pericolosa dimensione pubblica quando i due vengono avvistati nel momento sbagliato nel posto sbagliato. Tra colpi di scena e circostanze imprevedibili, Sarah e Saleem si ritrovano coinvolti in una situazione più grande di loro, che trascende le responsabilità familiari per diventare un caso politico.

Lunedì 6 maggio, h. 15.30/20.00