Restrospettiva Mario Martone

Copertina film
Dal 09/01/2026
al 24/01/2026

E’ possibile acquistare i biglietti online fino a due ore prima dell’orario d’inizio di ogni spettacolo.

È sempre una questione di eredità. Il cinema di Mario Martone si pone, testo dopo testo, di fronte ad una dialettica di conoscenza e passaggio, tra il passato e il presente – alla ricerca di qualcosa da far rivivere – e tra contesti diversi, talvolta lontani, talvolta confinanti, mettendo in primo piano la tensione politica ed etica di un discorso teso verso il futuro. Sia che si tratti di far dialogare fra loro periodi e linguaggi diversi (la pittura, il teatro, la letteratura), sia che si tratti di identità di un singolo o di un gruppo, tra memoria storica, identità culturale e sperimentazione formale.

Nei suoi film la Storia non è mai semplice ricostruzione, ma dialogo con il presente, occasione per interrogare le tensioni che attraversano il Paese. Da Morte di un matematico napoletano a Il giovane favoloso e Nostalgia, emerge una poetica che intreccia intimità e dimensione collettiva, restituendo personaggi complessi, mossi da passioni profonde e conflitti irrisolti.

 

Laggiù qualcuno mi ama
(Italia 2023, 128’, DCP, col.)

In occasione del Settantesimo anniversario della nascita di Massimo Troisi, un film che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Montando le scene dei suoi film Martone mette in luce Troisi come grande regista del nostro cinema, prima ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli.

Ven 9, h. 16.00
Sab 17, h. 16.00

 

Teatro di guerra
(Italia 1998, 104’, 35mm, col.)

Siamo nel 1994 e da tre anni è in corso la guerra nella ex-Jugoslavia. A Napoli Leo, giovane attore e regista, inizia le prove di uno spettacolo che ha intenzione di portare nella Sarajevo oppressa dalla guerra. In città la compagnia lavora in un teatro malandato, inserito tra i vicoli brulicanti dei quartieri spagnoli. Il testo da mettere in scena è I sette contro Tebe, dramma di un assedio e di una guerra fratricida. Quando va in scena la prova generale, Leo è raggiunto dalla notizia che l’amico di Sarajevo è morto sotto una granata.

Ven 9, h. 18.30
Sab 17, h. 18.30

 

Morte di un matematico napoletano
(Italia 1992, 108’, DCP, col.)

Napoli. Il professore Renato Caccioppoli, docente universitario di matematica pura, è un uomo disilluso e tormentato che vive gli ultimi giorni della sua vita. Nipote di Bakunin per parte di madre e reduce dall’ospedale psichiatrico, abbandonato dalla moglie, e divenuto estraneo ai suoi stessi compagni di partito del PCI e ai suoi collaboratori all’Ateneo, vive la sua vita con disincantato distacco fino al suo ultimo atto, il suicidio. Leone d’Argento alla Mostra del cinema di Venezia.

Ven 9, h. 20.45
Lun 19, h. 16.00

 

L’odore del sangue
(Italia 2004, 100’, 35mm, col.)

Sposati da molti anni, Silvia e Carlo sono una coppia aperta alle avventure extra matrimoniali. Tutto cambia, però, quando entra in scena un giovane che Silvia frequenta con insistenza, una persona di destra, violenta, aggressiva, che la soggioga sessualmente. Carlo si fa raccontare i dettagli dei loro incontri, si strugge di gelosia, perde l’affetto dell’amante: ma non riesce a fermare il meccanismo che finirà per annientare la donna. Tratto dal romanzo di Goffredo Parise.

Sab 10, h. 16.00 – Il film sarà introdotto da Mario Martone
Sab 17, h. 20.45

 

L’amore molesto
(Italia 1995, 104’, 35mm, col.)

Delia vive e lavora come disegnatrice di fumetti a Bologna. La morte per annegamento dell’anziana madre Amalia la costringe a tornare a Napoli per i funerali. Delia non è d’accordo sulla tesi del suicidio e dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata inizia a indagare sugli ultimi mesi di vita della madre. Le scoperte si intrecciano con i ricordi del suo passato che a poco a poco le tornano alla mente. Nel vecchio quartiere dove è cresciuta, riaffiora alla mente l’episodio che ha determinato la fine della sua infanzia. Tratto dall’omonimo romanzo di elena Ferrante.

Sab 10, h. 18.00 – Il film sarà introdotto da Mario Martone
Ven 16, h. 16.00

 

Fuori
(Italia 2025, 117’, DCP, col.)

Roma, 1980. La scrittrice Goliarda Sapienza finisce in carcere per aver rubato dei gioielli, ma l’incontro con alcune giovani detenute si rivela per lei un’esperienza di rinascita. Uscite di prigione, in una calda estate romana, le donne continuano a frequentarsi e Goliarda stringe un legame profondo con Roberta. Un rapporto che nessuno, fuori, può riuscire a comprendere ma grazie al quale Goliarda ritrova la gioia di vivere e la spinta a scrivere.

Sab 10, h. 20.30 – Al termine incontro con Mario Martone
Ven 16, h. 18.00

 

Noi credevamo
(Italia 2010, 205’, HD, col.)

Noi Credevamo racconta le vite di tre giovani del sud Italia che in seguito alla feroce repressione borbonica dei moti che nel 1828 maturano la decisione di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Attraverso quattro episodi che corrispondono ad altrettante pagine oscure del processo risorgimentale per l’Unità d’Italia, le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro missione di rivoluzionari, sospese tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche.

Dom 11, h. 16.00 – Il film sarà introdotto da Mario Martone
Mar 20, h. 16.00

 

Rasoi
(Italia 1993, 55’, DCP col.)

Nella Napoli disperata e surreale di oggi svariati personaggi, in bilico tra realtà e sogno, figure reali e fantasmi o simboli, gridano il loro disagio. Scugnizzi in mutande e madonne che parlano, guappi e disperati cantano, raccontano, inventano, dialogano con l’accompagnamento di un pianoforte da café-chantant tra un mare “blu obitorio” e melodie strane con contaminazioni tra antico e moderno. L’autore, seduto al proscenio, davanti al sipario annuncia la propria morte e così lo spettacolo può avere inizio.

Dom 11, h. 21.00
Dom 18, h. 21.00

 

Il giovane favoloso
(Italia 2014, 145’, DCP, col.)

Leopardi è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori.
In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A ventiquattro anni, quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta.

Lun 12, h. 16.00
Dom 18, h. 18.00

 

Caravaggio, ultimo tempo
(Italia 2005, 41’, HD, col.)

A 400 anni dalla morte del pittore, il film è un’originale ricostruzione visiva della vita e della morte del Caravaggio raccontata attraverso una serie di tableaux vivants che rimandano direttamente ai quadri dell’artista. Non una biografia, ma una rilettura della sua opera: un ritratto di Napoli (dai quartieri popolari alle periferie) attraverso le suggestioni che si sprigionano dai dipinti del periodo napoletano dell’artista. Testi di Enzo Moscato.

Lun 12, h. 19.00
Lun 19, h. 18.00

 

Capri Revolution
(Italia 2018, 122’, DCP, col.)

1914. Un gruppo di giovani del nord Europa si unisce in una comunità sull’isola di Capri avendovi trovato il luogo ideale in cui sperimentare una ricerca sulla vita e sull’espressione
artistica. Sull’isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia la cui attenzione viene attratta da questi ‘strani’ individui a cui inizia ad avvicinarsi. Al contempo sull’isola è arrivato un giovane medico condotto portatore di idee che mettono la scienza e l’interventismo al primo posto.

Mar 13, h. 16.00
Mar 20, h. 21.00

 

Il sindaco del rione Sanità
(Italia 2019, 115’, DCP, col.)

Martone traspone sul grande schermo una delle più celebri pièce di Eduardo De Filippo, ambientandola nella Napoli di oggi. Antonio Barracano “sistema le cose” e risolve problemi: gli “ignoranti” che non hanno santi in paradiso. Uno dopo l’altro, gli si presentano due guappi che “si sono sparati” per sbaglio, un padre di famiglia taglieggiato da un usuraio, e il figlio di un panettiere che ha diseredato la progenie. E il “sindaco” mette tutto a posto, memore delle ingiustizie subìte da ragazzo, quando era vittima dell'”astuzia che si mangia l’ignoranza”.

Mar 13, h. 18.30
Sab 24, h. 18.00

 

Qui rido io
(Italia 2021, 133’, DCP, col.)

Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi, tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo.

Mer 14, h. 16.00
Mer 21, h. 16.00

 

 

Nostalgia
(Italia 2022, 117’, DCP, col.)

Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l’Egitto Felice, diventato imprenditore benestante, torna a Napoli, dove ha vissuto fino ai 15 anni per far visita alla madre Teresa. A poco a poco Felice riprende contatto con un mondo che aveva messo forzatamente da parte e incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro ai giovani del rione. Ma Felice deve ricongiungersi con Oreste, amico fraterno che della camorra è diventato un piccolo boss. Tratto dal romanzo di Ermanno Rea.

Mer 14, h. 18.30
Sab 24, h. 15.45