Festival CinemAmbiente – 28a edizione
La 28^ edizione del Festival CinemAmbiente inaugura nella data simbolo del 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente. Anche quest’anno l’apertura rende omaggio alla storia del cinema, con la proiezione di Wonders of the Sea, film muto del 1922, musicato dal vivo in sala dai Perturbazione, che, girato al largo dell’arcipelago delle Bahamas, presenta alcune tra le prime immagine subacquee mai viste sul grande schermo e intende richiamare l’attenzione sull’importanza di un grande appuntamento internazionale, la terza Conferenza dell’ONU sugli Oceani che si svolge a Nizza in concomitanza con il Festival.
Anche quest’anno, sono oltre 70 i titoli proposti, suddivisi, secondo la classica programmazione del Festival, nei concorsi dei lungometraggi e dei cortometraggi internazionali e nelle due sezioni non competitive Made in Italy (a un film italiano verrà assegnato il riconoscimento speciale dedicato a Gaetano Capizzi, fondatore del Festival nel 1998) e Panorama, a cui si affiancano numerosi eco-eventi.
Novità rispetto alle scorse edizioni è la suddivisione della sezione Panorama in tre programmi tematici, introdotti da incontri di approfondimento e dedicati rispettivamente all’impatto della guerra sull’ambiente, agli immaginari distopici nel cinema ambientale contemporaneo – filone di tendenza nelle nuove produzioni, come dimostra il cartellone stesso dell’edizione 2025 – alla difficile convivenza tra uomini e specie selvatiche in zone particolarmente antropizzate.
La chiusura del Festival è affidata a 2073 di Asif Kapadia, premio Oscar nel 2016, uno dei più interessanti documentaristi contemporanei, iscritto dal suo nuovo lavoro nella schiera, sempre più numerosa, di autori impegnati ad indagare il futuro e le sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi 50 anni, con l’ascesa di movimenti politici sempre più autoritari, la crisi climatica e l’inquinamento sempre più devastanti, le disuguaglianze sociali sempre più profonde.
Accanto ai film, panel, incontri e installazioni esploreranno svariati temi, dai green jobs agli eco-musei piemontesi, dalla cucina di recupero di chef responsabili allo storytelling della scienza, da una performance immersiva di “cinema dal vivo” in un’inedita location, alle relazioni multisensoriali con i suoni delle piante e del cibo: tanti eventi che completano un’edizione poco celebrativa e molto concentrata sui contenuti, “costruita” insieme alle numerose realtà, enti, istituzioni che con il Festival hanno condiviso in questi anni il desiderio e l’impegno di promuovere la consapevolezza ambientale.
Lia Furxhi