Cineconomia
Cineconomia, all’interno del Festival Internazionale dell’Economia, è nato per presentare film strettamente legati al tema del festival e che possano stimolare una riflessione sugli aspetti economici e sociali, come sono stati visti e interpretati nel tempo e per lo schermo. Il tema di quest’anno è Tema: I nuovi cittadini del mondo. Si parlerà di generazioni, di disagio giovanile, di immigrazione, di lavoro e i film, che spaziano tra passato e presente intendono riflettere su temi legati all’alienazione della gig economy, come e perché può essere peggiore di quella della fabbrica (Sorry, We Missed You), su quanto può essere vicina la guerra nucleare (Il dottor Stranamore), ma anche su una storia esemplare narrata da un regista che non si piega alle dittature islamiche (Gli orsi non esistono). Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.
Stanley Kubrick
Il dottor Stranamore
(Usa 1964, 93’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Dalla base statunitense americana di Bulperson vengono attivati dal generale Ripper i B52 armati con ordigni nucleari contro l’Unione Sovietica. In base alle modalità previste solo lo stesso Ripper può richiamare i velivoli utilizzando un codice segreto. Il generale psicopatico si barrica nella base militare deciso a eliminare la minaccia comunista mentre il Pentagono decide di inviare la fanteria per bloccarne il delirio suicida.
Ven 30, h. 20.30
Ken Loach
Sorry We Missed You
(Gran Bretagna/Francia/Belgio 2019, 100’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Ricky, Abby e i loro due figli vivono a Newcastle. Ricky è stato occupato in diversi mestieri mentre Abby fa assistenza domiciliare a persone anziane e disabili. Nonostante lavorino duro entrambi si rendono conto che non potranno mai avere una casa di loro proprietà. Giunge allora quella che Ricky vede come l’occasione per realizzare i sogni familiari. Se Abby vende la sua auto sarà possibile acquistare un furgone che permetta a lui di diventare un trasportatore freelance.
Sab 31, h. 18.00
Jean Renoir
La grande illusione (La grande illusion)
(Francia 1937, 113’, Hd, b/n, v.o. sott.it.)
Ambientato nei campi di prigionia tedeschi durante la Prima guerra mondiale, il capolavoro di Jean Renoir descrive i molteplici tentativi di evasione di tre ufficiali francesi: il nobile De Boieldïeu (Pierre Fresnay), il proletario Maréchal (Jean Gabin) e l’ebreo Rosenthal (Marcel Dalio). I tre vengono trasportati in una speciale fortezza, comandata dall’ufficiale von Rauffenstein (Erich von Stroheim), il quale tratta molto umanamente i prigionieri, che, tuttavia, tentano nuovamente di evadere.
Sab 31, h. 20.30
Jafar Panahi
Gli orsi non esistono (Khers Nist)
(Iran 2022, 106’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Rifugiatosi in un remoto villaggio rurale dell’Iran a pochi chilometri dalla Turchia, il regista Jafar Panahi sta dirigendo a distanza le riprese di un film realizzato oltreconfine. Nel villaggio Panahi è amato e rispettato da tutti, e pure lui ha sviluppato una certa simpatia per il contesto di cui si trova ospite. Le cose iniziano a cambiare quando un fidanzato furibondo accusa il regista di aver scattato una foto in cui la sua donna promessa scambia effusioni con un altro uomo.
Dom 1 giugno, h. 18.00
Alain Resnais
Hiroshima mon amour
(Francia 1959, 91’, DCP, b/n, v.o. sott.it.)
Una donna francese e un uomo giapponese hanno trascorso la notte insieme. Lei è a Hiroshima per girare un film come attrice. Sono entrambi felicemente sposati e lei deve ripartire il giorno successivo per la Francia. Tra di loro e il momento in cui dovranno lasciarsi si insinua il passato recente della città devastata dalla bomba atomica americana e quello prossimo di lei giovane ragazza di Nevers che si innamora di un tedesco nella Francia occupata.
Dom 1 giugno, h. 20.30