Diario cinematografico

Ottanta anni fa l’Italia era in guerra, divisa fra l’occupazione nazifascista e la lenta liberazione del territorio iniziata con lo sbarco in Sicilia. Il 1944 è un anno cruciale per la Seconda guerra mondiale. Per l’Italia è anche un anno dolorosissimo, denso di eventi, di lotte, di stragi ed eccidi, che il cinema ha narrato con efficacia e attenzione storica, sia con film a soggetto fin dall’epoca neorealista, sia con i documentari. Le violente rappresaglie dei tedeschi; la Resistenza; i bombardamenti; ma anche la fame e il freddo, le separazioni forzate, le deportazioni e le molte perdite sono tutti eventi che segnano l’anno. Ma il 1944 è anche un anno di svolta per le sorti del conflitto, dell’inizio della sua fine, e quello in cui coloro che lottano e che resistono iniziano anche a pensare al futuro.L’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza propone una rassegna che, con un appuntamento al mese, restituisce tramite i film il succedersi degli eventi che hanno segnato la nostra storia e il nostro immaginario e che hanno portato alla Liberazione.

 

il_partigiano_johnnyGuido Chiesa
Il partigiano Johnny
(Italia 2000, 135’, DCP, col.)

Dopo l’8 settembre Johnny, uno studente di letteratura inglese tornato ad Alba, deve nascondersi in una villetta nelle vicinanze, in quanto disertore. Certo di dover combattere contro il nazifascismo deve ancora scegliere, però, i suoi compagni di lotta. Troppo anglofilo per seguire nelle bande comuniste i suoi due professori, Chiodi e Cocito, si avvia solitario nelle Langhe dove si unisce alla prima banda che incontra che è, comunque, guidata da un comunista. I partigiani sono male armati e Johnny scopre presto che la loro vita non è quell’avventura poetica che aveva immaginato.

Mer 4, h. 18.00 – Introduzione a cura Gian Luigi Beccaria